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Alzi la mano chi non ha mai avvertito l’esigenza di provare qualcosa di nuovo per rinnovare il proprio aspetto. Quando si parla di cambiamento, si parte sempre dai capelli. Spesso però, almeno per iniziare, non si intende stravolgere il proprio look abituale ma semplicemente si ha voglia di rinnovarlo per vedersi, soprattutto con il cambio di stagione, sotto una nuova luce. L’occhio vuole la sua parte ma oltre all’estetica è bene ricordarsi di preservare la salute del capello: se dunque alle classiche tinte chimiche si preferisce un rimedio più sano la soluzione ideale è l’hennè, uno dei metodi di colorazione più antichi. Questa polvere tintoria di origine naturale, ricavata dalla Lawsonia Inermis, oltre a ravvivare la chioma con riflessi rossi-arancioni, può essere inoltre modulata con l’aggiunta di altre erbe e spezie in base al colore di partenza e all’effetto che si intende ottenere.

I vantaggi dell’hennè

A differenza della tinta ad ossidazione, l’hennè non va ad alterare il colore naturale dei capelli in quanto non penetra nelle cuticole modificandone la struttura bensì rimane in superficie. Non ha quindi un potere schiarente ma lavora tono su tono. Niente incubo ricrescita: non creando una barratura, non ci sarà uno stacco visivo molto forte. Non danneggia quindi il capello anzi, è un ottimo ricostituente: contribuisce infatti a renderlo più voluminoso, lucido e forte. Ha inoltre una funzione seboregolatrice. I benefici sono tanti ma ci sono anche dei rischi. Se non si sa impiegare il prodotto in maniera corretta possono manifestarsi delle alterazioni di colore e tornare indietro non sempre è semplice: nonostante sia un rimedio naturale, rimuovere l’hennè può rivelarsi più complicato del previsto. Vediamoci chiaro con l’aiuto dell’hair stylist Luciana Netti, titolare del centro Ln Maison Beautè, salone milanese iscritto al portale Treatwell – leader in Europa nella prenotazione online di servizi beauty e wellness.

I rimedi casalinghi più sicuri

Quando si ricorre al fai da te è impossibile esseee certi del risultato finale e, a causa dell’inesperienza, qualcosa può andare storto. O ancora può succedere di stancarsi del colore ottenuto e di avere voglia di fare dietrofront. In tal caso dunque come fare per rimuovere l’hennè dai capelli? “La cosa non è per niente semplice, sconsiglio vivamente di provarci a casa perché si rischia di rovinare il capello”, sottolinea l’esperta. Meglio evitare dunque di seguire le dicerie che si leggono sul web e affidarsi a un professionista che, con la sua esperienza, è in grado di trovare una soluzione personalizzata in linea con i propri gusti ed esigenze. Cosa si può fare quindi in casa?

Armarsi di pazienza e tentare di far scaricare il colore, lavaggio dopo lavaggio, o semplicemente lasciare crescere i capelli per tornare al proprio colore naturale. Se il danno è stato fatto e si è alla ricerca di un rimedio valido per togliere l’hennè dai capelli è bene partire dal presupposto che il rosso, nonostante sia un colore domabile, non è semplice da rimuovere, piuttosto è possibile contrastarlo. Ma ovviamente, onde evitare di creare ulteriori danni, è bene chiedere l’aiuto di un colorista esperto. Su una capigliatura bionda (chiaro), ad esempio, se si applica dell’hennè rosso si otterrà un aranciato e, in tal caso, per tornare a un colore naturale bisognerà applicare una base di hennè a cui aggiungere poi altri prodotti naturali, come la noce moscata.

Qualora il rosso ottenuto con il classico hennè dovesse risultare troppo carico e non in linea con le proprie aspettative, è possibile tentare di spegnere i toni e aggiustare il tiro. Come? Per la correzione del colore è possibile ricorrere alla teoria dei colori complementari. Per spegnere un riflesso rosso particolarmente inteso si può utilizzare un hennè freddo in combinazione ad esempio con delle cortecce naturali polverizzate, come lo zenzero. Trattandosi di un lavoro in cui la manualità è determinante in quanto bisogna saper fare bene i calcoli delle proporzioni degli ingredienti, è necessario affidarsi a chi ha una certa dimestichezza.

Hennè nero, come liberarsene

Non è tutto, oltre al rosso c’è di più. Non bisogna dimenticare che la Lawsonia Inermis infatti, si può abbinare ad altre erbe tintorie come l’Indigofera Tinctoria – utilizzabile anche singolarmente – ovvero l’hennè nero, opzione che si addice a coloro che hanno i capelli scuri e intendono valorizzarli con l’aggiunta di sfumature blu/violacee. E non solo. Come si fa quindi per togliere l’hennè nero dai capelli in caso di ripensamento? Anche in questo caso è bene evitare di affidarsi ai rimedi casalinghi suggeriti dai vari siti che propongono soluzioni poco salutari per la propria chioma. Per liberarsene due sono le strade percorribili: o si lavano e rilavano i capelli infinite volte nella speranza che il colore prima o poi si scarichi oppure, se si intende ottenere un risultato immediato, bisogna ricorrere a un decapaggio. Attraverso questo particolare trattamento, praticabile mediante l’ausilio di un prodotto ad ossidazione, si va ad effettuare una pulizia completa. Trattandosi di un’operazione piuttosto delicata ribadiamo dunque, ancora una volta, l’importanza di affidarsi alle mani di un professionista onde evitare di commettere errori a cui poi rimediare può rivelarsi complicato.

La durata

L’hennè che durata ha? Il risultato è soggettivo. Molto dipende da quale prodotto viene applicato e come. Se il lavoro è effettuato da una mano esperta seguendo la giusta procedura, l’hennè ha un’ottima resistenza: può durare anche fino a 2-3 mesi. Un trucco per rendere il colore più duraturo? Tenerlo in posa sotto una fonte di calore e mescolare l’hennè con un acido naturale, come ad esempio dell’aceto di mele. “Durante il lockdown, data l’impossibilità di recarsi in salone, ho suggerito alle clienti un rimedio pratico per camuffare i capelli bianchi ovvero l’hennè neutro (non contiene pigmenti coloranti) a cui abbinare ad esempio del fondo del caffè (per una base biondo scuro o castano chiaro) o del tè nero (per le chiome bionde) addizionati a un cucchiaio di yogurt e a uno di aceto. In tal caso parliamo di una durata di circa 6 lavaggi ha svelato la professionista.

Come si dice, repetita iuvant. 
“Prima di ricorrere all’hennè è bene documentarsi. Onde evitare complicanze, è sempre meglio rivolgersi al proprio parrucchiere di fiducia e lasciarsi guidare”, precisa l’esperta. In conclusione, per scongiurare antipatici viraggi di colore, è meglio andarci caute con il fai-da-te.