Dopo due anni di cerimonie rimandate questa primavera è tornata ad essere la stagione dei matrimoni e, quando si riceve un invito a nozze, uno dei primi pensieri che salta alla mente è: cosa indossare? Il matrimonio è un vento speciale, molto legato alla tradizione, che richiede un dress code preciso. Per quanto alcuni tipi di ricevimento possano essere più informali di altri, è sempre bene rispettare dei punti fermi, che richiedono uno stile adeguato all’occasione e un certo bon-ton.
La prima cosa da fare è leggere bene l’invito, che potrebbe fornire alcune informazioni importanti su che tipo di evento sarà. Innanzitutto, ci sono specifiche richieste di dress code o indicazioni date dagli sposi sul tipo di festa che stanno organizzando? Se gli sposi richiedono un abbigliamento a tema è importante rispettare la loro volontà: si tratta di un giorno importante, è necessario contribuire alla sua riuscita. Occorre poi capire se la cerimonia è di tipo religioso o civile: nel primo caso, occorrerà aggiungere al galateo “classico” le formalità richieste per l’accesso a un luogo di culto, magari adattando il proprio abito alle esigenze contingenti. Niente spalle scoperte in chiesa, ad esempio, ma se la data delle nozze è in pieno luglio si potrà optare per uno scialle leggero da togliere successivamente al ricevimento.
Inoltre, leggendo l’invito possiamo capire dove si terrà il ricevimento, dato che ci permette di indirizzarci verso uno stile piuttosto che un altro. Ad esempio, se la festa si tiene in un agriturismo, in campagna, in un luogo bucolico, via libera ad uno stile informale, rilassato, magari un romantico outfit boho-chic. Se l’evento si tiene in un elegante villa o hotel, meglio optare per l’eleganza tout court, scegliendo un capo ricercato.
In genere, le invitate a nozze optano per un abito o una gonna, ma i dubbi su quanto l’orlo possa essere lungo sorgono sempre puntuali. La risposta è: dipende dall’orario. Se il matrimonio si tiene di giorno, sì all’abito che arriva al ginocchio (appena sotto o appena sopra), e perfetto l’abito da cocktail, purché adatto al grado di formalità dell’evento. Mentre se l’evento è serale via libera al lungo, particolarmente indicato nelle cerimonie molto formali, e al midi, magari in forma di tubino purché non sia troppo aderente. In ogni caso, il dress code nuziale richiede di evitare le minigonne e gli abitini iper-sexy, trasparenti, audaci, qualsiasi sia l’orario. Ovviamente si possono fare eccezioni se la sposa le consente in maniera esplicita, o se il capo è un pezzo di design speciale, come una gonna a strascico.
Per quanto riguarda i colori, ci sono alcuni imperativi sulle tonalità da non scegliere: il galateo dell’invitata a nozze richiede di evitare il bianco (ovviamente c’è solo la sposa che lo può usare), il nero e il rosso. Sono “regole” molto tradizionali, che si possono infrangere in caso di cerimonia informale, magari evitando il total look – ad esempio, un corpetto color panna su una gonna rosa può essere accettabile, così come una gonna rossa se accompagnata da un top di altro colore. Tuttavia, per andare sul sicuro è sempre bene indirizzarsi verso i colori pastello, polverosi (rosa antico, azzurro, verdino, giallo mimosa), oppure sui capi color sorbetto (menta, pink, albicocca). In un evento diurno sono benvenuti i colori, mentre per un ricevimento serale meglio scegliere tonalità più scure, come il blu, l’indaco, il verde bosco.
Il pantalone è certamente meno tradizionale, ma un’elegante jumpsuit può essere un’alternativa interessante e sofisticata, contemporanea e molto alla moda, così come un modello a palazzo, purché sia molto elegante e accompagnato ad una blusa o un top raffinato. Cerchiamo invece di evitare il tailleur, troppo “da ufficio”, a meno che non sia un completo particolare o l’evento sia molto formale, sobrio e rigoroso.
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