Oltre alla cellulite, un problema comune a molte donne sono le doppie punte, un antiestetico fenomeno che comporta l’alterazione del fusto del capello: “In gergo tecnico le doppie punte vengono suddivise in “fessurazioni orizzontali”, tricoressi nodosa acquisita e “fessurazioni verticali” ovvero tricoptilosi. Quando si parla di doppie punte, si sta parlando di danni chimico/fisici che alterano la struttura interna di un capello rendendolo più fragile e quindi meno lucido, poroso e meno rispondente a messa in piega nonché ai colori.
Le doppie punte sono la parte distale del capello quindi potremmo dire quella che dei 4-6 anni di ciclo vitale in una donna è la più “anziana”: ha subito innumerevoli lavaggi, fonature, piastrature, chimismo è dunque normale averle e decidere di tagliarle. Il problema si pone quando tale condizione si manifesta nella parte mediana e/o prossimale dello stelo, il che testimonia una mala gestione della cosmesi del capello”, spiega il Dott.re Angelo Labrozzi, farmacista e fondatore del Metodo Dottor Di Nardo Tecnica Tricologica.
Cosa fare quindi per preservare i capelli dalle doppie punte? “Partiamo da un presupposto che tanto più il capello è rovinato, minori sono le possibilità di riportarlo all’origine, anche con ottimi prodotti. In generale ristrutturanti condizionanti con basso peso molecolare e dimensioni idrolizzate possono riportare un minimo di competenza cheratinica e sono da fare sempre prima di permanenti e/o colori se il capello è eccessivamente rovinato già dalla porzione mediana”, consiglia l’esperto.
Bisogna quindi impostare una corretta hair care routine. “Per mantenere inalterata la qualità della cheratina dei capelli, la cosa più semplice da fare è utilizzare uno shampoo delicato e rimandare il più possibile l’uso di piastre e colorazioni. Attenzione alla scelta del prodotto da applicare: mai lasciarsi condizionare dalla profumazione. Bisogna tenere conto del pH e della struttura dei tensioattivi (stare in campo acido); usare con moderazione le fonti di calore sia in potenza che in permanenza; utilizzare prodotti di ossidazione bassi e agire con i tempi di posa; evitare il districare i capelli senza prima “umettare” con balsami il cui effetto filmogeno aiuta nella protezione delle cuticole e, d’estate, è protettivo anche verso i raggi solari.
Esistono poi delle apposite creme e/o spray che schermano i capelli dai raggi solari che possono rompere i legami interni più deboli: concentrare nella porzione distale del capello l’uso di ristrutturanti condizionanti quando vediamo che gli ultimi 10/15cm della chioma è opaca secca al tatto anche senza lavare i capelli (se non si è fatto uso di gel/lacche/schiume) inumidire la suddetta parte e applicare una piccola quantità di condizionante massaggiando nel verso delle cuticole con le mani.
Quando si effettuano le analisi del sangue valutare sempre tutto il ciclo del ferro in quanto fondamentale per la struttura della cheratina e, in generale, tutti gli oligoelementi specie dopo diete ferree e/o perdite di peso”, conclude il Dott. Labrozzi.
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