Joy.it

È una delle borse più portate, trasversale a tutti i guardaroba e quasi tutti gli stili: si tratta dello zaino, autentico best friend per tutte le stagioni, compagno di viaggi, di studi, di scuola e di spiaggia. La sua forma, comoda per eccellenza permettendo di portare sulla schiena il peso, distribuendolo correttamente su entrambe le spalle, è alleata di vari momenti: a seconda della dimensione, uno zaino può contenere dai libri al pc alle racchette per una partita di beach volley in riva al mare. Discorso diverso è per i micro zainetti di estrema tendenza, che servono più da bijou che non da borsa, e che si ispirano al backpack per essere ancora più trendy e sfiziosi.

In formato mini, gli zainetti possono sostituirsi persino alla pochette per la sera. Più comuni rimangono quelli medio grandi, muniti di almeno uno scompartimento esterno. Se non passano di moda gli zaini classici, in stile Eastpak, con tasca orizzontale inferiore, prendono piede anche quelli dalla forma più allungata, con tasche verticali. E se la tela rinforzata la fa da padrona su zaini tecnici e sportivi, la pelle liscia o martellata e tessuti morbidi, spesso associati a colori satinati, sono prerogativa degli zaini più sofisticati, che si “vestono” da borsa.

L’individuazione dello zaino più adatto alle proprie necessità dipende dalla funzionalità che vogliamo attribuirgli. Se siamo semplicemente attratti dall’estetica del backpack siamo certamente più liberi di mixare colori e fantasie, soprattutto senza curarci delle caratteristiche strutturali dello zaino stesso. È chiaro, infatti, che se cerchiamo ad esempio uno zaino destinato a portare tutti i giorni un computer, l’organizzazione interna ideale sarà quella in scompartimenti verticali, così da riservarne uno al pc e l’altro o gli altri a tutto il resto. Se sogniamo un viaggio avventura, proprio quello con il famoso zaino in spalla, sarà bene allora guardare ai modelli da trekking, immaginati per impilare in modo coerente il contenuto, stancandosi il meno possibile di trasportarlo.

Il bello delle proposte più recenti di zaini è che riescono a coniugare funzionalità e stile: è tempo di dismettere la vecchia idea per cui uno zaino è a tutti i costi sportivo (e magari anche un pò bruttino), con i suoi lacci, le zip, le chiusure con elastico coulisse. Pensiamo ad esempio agli zaini Rains, che come dice il nome stesso provengono da un brand di abiti e accessori pensati per camminare o spostarsi sotto la pioggia. Seppur con uno stile essenziale, sono la dimostrazione che materiale impermeabile non è sinonimo di immettibile, con un design che al contrario si presta all’ufficio esattamente come all’aperitivo after work con i colleghi.

Per i giovani degli anni Ottanta e Novanta, lo zaino per la scuola del brand italiano Invicta era un’istituzione, dalle elementari al liceo. Indistruttibile e colorato, si prestava ad essere personalizzato da dediche con pennarelli e toppe, conservando il suo fascino persino da scolorito, magari in seguito a lunghe giornate sulla spiaggia, per quanto era inseparabile. Oggi, certo, è frequente che lo zaino assuma toni molto più modaioli, spesso impreziosito da glitter e gemme o animato dal motivo animalier.