Le variazioni sul tema sono infatti potenzialmente tantissime. Possono essere rasoterra, come propongono René Caovilla e Jimmy Choo, con il tacco a rocchetto (Burberry) o a blocco (Miu Miu). A seconda dell’estro stilistico, se ne trovano anche con tacco scultura, ma l’altezza di un modello così raffinato non è mai eccessiva.
Alcuni brand disegnano slingback che si arrampicano sulla caviglia, da Valentino, con i cinturini, ad Attico, con lacci che richiamano sandali alla schiava.
Spesso, le slingback acquistano un tocco contemporaneo, componendosi di materiali inediti: Fendi le prevede ad esempio con tape elastici che avvolgono il piede. Ad inaugurare il trend dei tessuti tecnici è stata la griffe Dior con slingback dal delicato fiocco laterale e la scritta “J’adior” sulle fettucce di tessuto.
Per Dolce e Gabbana, le scarpe della primavera estate si colorano di bouquet di fiori e lasciano volare l’immaginazione a quando si potrà tornare ai festeggiamenti e alle cerimonie. Con il loro tacco moderato, le slingback sono perfette per eventi in cui rimanere a lungo in piedi. Sono comode, a patto di ben regolare il cinturino o il laccio che le chiude.
Alle affezionate di slingback al punto da non volervi rinunciare neanche in inverno ci pensano rivisitazioni calde e ironiche come quella di Marni in shearling: da abbinare alle giacche di grande tendenza imbottite in pecora/montone (rigorosamente ecologiche!).
Sofisticate e neutre in colori pastello, le slingback stupiscono talvolta con tonalità forti (Gianvito Rossi) che diano una sferzata al look. Un aspetto importante è indossarle con i piedi curati: sono pur sempre scarpe aperte, dove i talloni vengono in risalto. Con cosa portarle? In base al contesto, l’ideale può essere una gonna longuette, ad esempio in completo tailleur per occasioni formali o con camicia infilata all’interno, per il tempo libero. Una gonna lunga ne coprirebbe la bellezza; troppo corta, sarebbe fuori stile.
Capitolo pantaloni, sono perfetti quelli che si fermano al polpaccio o poco sopra la caviglia, dritti (ma non troppo stretti a sigaretta) o leggermente svasati. Lunghi e scampanati finirebbero per sommergerle.
Le slingback hanno per ambasciatrici diverse celebrità, ognuna con uno stile diverso eppure tutte affascinate dalle décolleté con finestre qua e là. Belen Rodriguez ha dedicato un post sul suo profilo Instagram al modello bicolor originario, concepito da Chanel in black e cappuccino. Lo indossa con disinvoltura sotto pantaloni in denim dall’orlo sfilacciato. A dimostrazione che le slingback non stonano con abiti casual, quando ben giostrati. Dalla showgirl argentina, facciamo un salto alla Regina di Spagna, Letizia Ortiz, che ne ha scelto un paio basso per completare il look sfoggiato con il consorte Filippo VI per un recente impegno pubblico. Chic come sempre, la giornalista divenuta sovrana ha abbinato slingback appuntite a pinocchietti neri morbidi, maglia a righe e blazer dai grandi bottoni, tutto nell’essenziale e fortunato contrasto black and white.
Con il loro compromesso di eleganza e femminilità, le slingback si sono non di rado delineate come scarpe istituzionali. Ce lo conferma la passione per queste calzature che sembra accomunare le first ladies americane, a prescindere dalle differenze di guardaroba. Si sono viste ai piedi di Michelle Obama sotto ad una jumpsuit di consistenza vellutata; Jill Biden ha spezzato un completo dai toni scuri con gonna a pois e slingback rosse, con fibbia quadrata sulla punta. Melania Trump ama piuttosto viaggiare su altezze a spillo da décolleté.
Confortevoli, adatte a tutte le età, dalle adolescenti “ai primi tacchi” a donne adulte che non intendano rinunciare ad un minimo di altezza senza soffrire, le slingback sembrano un investimento raramente fuori moda. E poi, accontentano tutti i gusti: retrò, per inguaribili romantiche ma a volte anche audace.