Ogni donna ha la sua routine di bellezza: una delle ultime tendenze che sta facendo molto rumore sui social è lo skin flooding, un must per contrastare la secchezza cutanea e restituire al volto un aspetto sano e radioso. In cosa consiste? “Lo skin flooding (letteralmente ‘inondazione della pelle’) è un trattamento ispirato alla k-beauty che, come lascia intendere il nome, ha come obiettivo principale la profonda idratazione della pelle – del viso ma anche del corpo – per fronteggiare gli sbalzi di temperatura, il vento o ancora il freddo. Il rituale consiste nell’applicare una serie di prodotti secondo un ordine preciso”, spiega Arba Kamberi, esperta nel settore beauty riconosciuta a livello internazionale e Ceo di Abbipmu.
Skin flooding: il rituale step by step
Nello skin flooding la corretta esecuzione è tanto importante quanto i prodotti che si vanno a utilizzare. “Come ogni beauty routine si inizia con la pulizia delicata del viso per rimuovere impurità e trucco. Un piccolo consiglio: per un risultato ancora più efficace, non asciugare completamente la pelle ma lasciala leggermente umida così da aumentare la sua capacità di assorbire i prodotti che si andranno ad applicare. Si procede poi con il flooding vero e proprio stratificando i cosmetici in ordine di texture: dalla più leggera alla più corposa. Si parte da un umettante light, come un tonico viso lenitivo o una face mist all’acqua termale, per idratare la pelle.
Si passa poi al siero che può essere idratante, a base di acido ialuronico o alla niacinamide per un risultato antiossidante, oppure alla vitamina C come anti-age. Infine, come ultimo passaggio, si va a sigillare la pelle per evitare la perdita di liquidi e preservare l’idratazione. A tale proposito sono perfette creme a base di burro di karitè, tocoferolo o ceramidi e ancora quelle contenenti acido poliglutammico in grado di creare un film che ostacola l’evaporazione dei liquidi dalla pelle”, rivela l’esperta.
Pelle sana e radiosa: i benefici
“Questa routine può essere applicata su tutto il corpo, anche subito dopo la doccia con la pelle ancora umida conferendole così un aspetto più sano e luminoso, senza quella secchezza tipica della stagione invernale, preparandola inoltre al sole”, afferma Arba Kamberi. Come spiega l’esperta, al fine di ottenere un risultato ottimale, bisogna tenere conto della tipologia della propria pelle in quanto influisce sulla frequenza con la quale il rituale va eseguito.
“Se secca, dunque, può essere ripetuto tutti i giorni, preferibilmente la sera così da dare tempo alla pelle di assorbire pienamente i prodotti. Se invece è grassa, è consigliato replicare il tutto una volta alla settimana. In caso di pelle con tendenza acneica, bisogna invece prestare la massima attenzione. L’utilizzo di prodotti particolarmente occludenti e ricchi potrebbe dare origine a un effetto rebound e aumentare la produzione sebacea”, spiega l’esperta.
Come sempre è bene agire con prudenza: “Utilizzando prodotti senza principi attivi, il rituale non ha particolari controindicazioni. In presenza di pelle particolarmente sensibile e di reazioni allergiche pregresse o in essere, è sempre consigliato rivolgersi al dermatologo di fiducia”, conclude la professionista della bellezza.