I capelli vanno ascoltati, curati e rispettati. Se risultano arruffati molto probabilmente, a causa dell’alta porosità, non riescono a trattenere l’acqua nonché le altre sostanze assorbite. Quali i campanelli di allarme da non ignorare? Quando la capigliatura alla vista risulta opaca mentre al tatto è piuttosto ruvida, è opportuno intervenire per reidratarla.
“Dopo un’estate trascorsa tra bagni in mare e piscina e prolungate esposizione al sole, ai capelli è stata sottratta idratazione facendoli risultare secchi e sciupati. Dobbiamo dunque individuare dei prodotti efficaci in grado di ripristinare la fibra capillare”, spiega l’hair stylist Antonio Pruno, titolare dell’omonimo salone sito nel cuore di Roma.
Bisogna quindi impostare una corretta hair care routine: quali gli ingredienti amici? “Le ceramidi sono ideali la ricostruzione interna mentre la Vitamina E favorisce la luminosità della fibra. Suggerisco inoltre la fibra-Kap, una microproteina che collega le fibre del capello e ancora la pianta della Resurrezione, rinomata per le sue proprietà nutrienti”, consiglia l’hair stylist.
Oltre alla combo shampoo e balsamo, via libera a maschere ristrutturanti, da ripetere circa uno o due volte alla settimana. “Consiglio di lasciarle in posa minimo 5-10 minuti: un ottimo escamotage è scaldare un asciugamano prima di avvolgere i capelli. Successivamente, si può proseguire il rituale con un siero riparatore da applicare su lunghezza e punte. L’effetto Wow è assicurato”, precisa l’esperto.
Perfetti per sigillare le cuticole e tenere a bada l’effetto crespo anche gli impacchi con oli nutrienti (olio di karité, oliva o avocado).
Per tutelare il benessere della chioma, è doveroso evitare di pettinarla sotto la doccia: è meglio aspettare che sia asciutta e avvalersi solo ed esclusivamente di spazzole e pettini in legno iniziando a districare i nodi partendo dal basso per poi proseguire verso le radici.