Il sole può essere amico e nemico al tempo stesso: “A tutti sono noti gli effetti benefici del sole sul nostro organismo: aiuta a sintetizzare la vitamina D, migliora l’umore, è importante per l’apparato muscolo-scheletrico e ancora interviene nella cura di alcune malattie della pelle quali la psoriasi e la dermatite atopica. Le radiazioni solari comportano però anche dei rischi e per questo è importante che la pelle, prima, durante e dopo l’esposizione, riceva le giuste attenzioni”, spiega la Dott.ssa Maria Letizia Musumeci, medico chirurgo specialista in dermatologia e venereologia.
Una volta rientrati a casa dopo una giornata trascora al mare o in piscina, è doveroso impostare una corretta routine: “Per il lavaggio del corpo – preferibilmente con la doccia che deve essere veloce e con acqua tiepida in modo che la pelle rimanga compatta ed elastica – vanno utilizzati oli, gel e creme non schiumogeni, idratanti, lipidanti e lenitivi. L’asciugatura va effettuata con asciugamani morbidi con cui tamponare la pelle senza strofinare così da evitare l’esfoliazione”, suggerisce la Dott.ssa Musumeci.
Come prendersi cura della pelle dopo l’esposizione solare
Tra i prodotti amici della pelle suggeriti dalla dermatologa figurano indubbiamente le creme, il latte o gli spray doposole a base di acqua termale, niacinamide, pantenolo, aloe, burro di karitè, mandorle dolci o acido ialuronico da applicare su viso e corpo, prodotti dotati di azione idratante, relipidante, lenitiva e riparatrice in grado di ripristinare la barriera lipidica della pelle favorendo il rinnovamento dell’epidermide. “Da evitare invece creme profumate o a base di alcool che possono macchiare la pelle. Nel caso di eccessiva secchezza e desquamazione cutanea, utile il ricorso a un leggero gommage o scrub almeno una volta la settimana in modo da eliminare le cellule morte, avere una pelle più luminosa nonché un colorito più uniforme e ancora mantenere l’abbronzatura”, precisa la specialista.
Alimentazione sana e integratori per una pelle in salute
Le buone abitudini iniziano in tavola: “Sia prima che durante e dopo l’esposizione solare, un’alimentazione sana (lattuga, radicchio, spinaci, cicoria, pomodori, zucca, carote, pesche, melone, albicocche, frutti di bosco, olio di oliva e frutta secca), fonte naturale di sostanze quali betacarotene, bioflavonoidi, licopene e vitamine A, C, E, andrebbe sempre incentivata. In particolare negli individui soggetti a eritema solare, va consigliato il consumo di cibi di colore rosso capaci di aumentare l’elasticità dei capillari, riducendo il rischio di eritemi. Da non dimenticare poi che il giusto apporto di acqua è fondamentale per l’idratazione e l’elasticità della pelle e, pertanto, va suggerito di bere almeno due litri di acqua al giorno”, sottolinea l’esperta.
Utili anche gli integratori, a base di betacarotene e ancora di licopene, Vitamina A, C, E, zinco, selenio e tirosina, ingredienti variamente combinati tra loro, da assumere per bocca. “Tali sostanze infatti, oltre che migliorare e favorire un’abbronzatura più rapida e omogenea e contrastare l’invecchiamento precoce della pelle, le donano una maggiore idratazione, elasticità e luminosità agevolando la persistenza dell’abbronzatura. Gli integratori sono altresì in grado di evitare eritemi, arrossamenti e scottature, soprattutto nei soggetti con pelle molto chiara e sensibile al sole. Andrebbero assunti almeno quindici giorni prima di esporsi al sole, durante il periodo di esposizione solare e talora anche successivamente per almeno un paio di settimane”, ricorda la Dott.ssa Musumeci.
Come gestire eritemi e scottature
Quando la pelle viene esposta al sole per troppo tempo, oppure l’esposizione avviene senza l’applicazione di un fotoprotettore adeguato, eritemi e scottature risultano tra gli effetti collaterali più comuni che possono manifestarsi. Se sono di lieve entità, al fine di offrire sollievo alla pelle, la Dott.ssa Musumeci suggerisce di bagnare la parte interessata con acqua fredda in modo da bloccare il processo infiammatorio. “Nel caso di ustioni solari di primo e secondo grado, invece, andranno utilizzati prodotti topici in gel/crema/latte/emulsione specifici per scottature per lenire e favorire la guarigione, e coprire la zona con una garza sterile per prevenire le infezioni.
Per evitare che le vescicole o bolle rompendosi possano infettarsi e per favorire la riepitelizzazione, vanno applicati dei prodotti a base di antibiotico o di sostanze riepitelizzanti (gentamicina, acido fusidico, aureomicina, rigenase/poliesanide, acido ialuronico, polidesossiribonucleotide etc.) ed effettuare medicazioni con garza sterile. In presenza di scottatura solare grave, invece, è necessario prima di tutto mettersi in contatto con il proprio dermatologo di fiducia che, in base alla situazione specifica, consiglierà non solo i prodotti più adatti per prevenire infezioni e possibili esiti cicatriziali ma anche come comportarsi. In ogni caso, dopo la scottatura, è meglio attendere almeno una decina di giorni prima di una nuova esposizione solare e tenere la zona coperta per evitare complicanze”, conclude la dermatologa.