Rossetto sì, rossetto no: è questo il dilemma che assale molte donne alla prese con il make-up. L’utilizzo della mascherina sicuramente ha penalizzato il trucco labbra ma in tante, dopo un annus horribilis, non intendono lasciarle in secondo piano. Lontano dagli occhi ma sicuramente non dal cuore: il rossetto è molto più di un semplice prodotto cosmetico. Oltre ad essere una vera e propria arma di seduzione, nonché un’icona di femminilità, ha la capacità di infondere il buonumore. Basta un filo di colore sulle labbra per rallegrare la giornata e fare il pieno di autostima. Per valorizzarle il segreto sta nel truccarle in modo strategico. Spesso però, rapite da colori favolosi e packaging accattivanti, si fanno scelte superficiali ma poi, una volta davanti allo specchio, i nodi vengono al pettine.
Si fa presto infatti a dire rossetto: stick, stilo, liquido o ancora in cialda o in polvere compatta e ancora metallizzati, perlati, iridescenti, lucidi, opachi etc. L’offerta è ricca, ricchissima. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. L’uno però non vale l’altro. Ognuno, infatti, ha le sue peculiarità e una resa diversa. Fare la scelta giusta può rivelarsi più difficile di quanto si possa immaginare. A guidarci nel fantastico mondo dei rossetti e delle loro texture è il make-up artist Rossano De Cesaris che, con le sue dritte, ci aiuta a non sbagliare un colpo.
Partiamo dai cosiddetti ‘deception lipstick’ ovvero quei prodotti che mutano leggermente di colore subito dopo la stesura. Si presentano in una colorazione mediamente trasparente di varie tonalità (rosso, azzurro, verde, nero, etc.) e, una volta applicati, assumono una particolare tonalità di rosa, a seconda della ‘temperatura’ labiale personale.
Ci sono poi gli Sheer (oppure Veil Lipstick), dei rossetti dalla texture particolarmente trasparente in cui le componenti idratanti ed emollienti prevalgono sui pigmenti. Negli Shimmer (detti Nacrè oppure Frost Lipstick), invece, sono contenute particelle minerali che donano al prodotto riflessi cangianti e perlati, più lievi nella formulazione Sheer, più accentuati in quella Frost (quest’ultima tende ad essere anche leggermente più asciutta della precedente).
Come non citare poi i Chubby Lipstick, dei rossetti che si presentano sotto forma di matitoni (stilo twist-up oppure temperabili) la cui mina, piuttosto cremosa, genera un finish piuttosto lucido. Infine ci sono le tinte per labbra: rappresentano la via più facile per ottenere un risultato dal colore opaco, vellutato e long-lasting. Le make-up lovers dunque, una volta compreso come fare per districarsi tra le diverse texture, possono sbizzarrirsi e realizzare uno, nessuno e centomila look da urlo. O magari da bacio.