Proiettarsi alla primavera significa, tra le altre cose, immaginare di trascorrere delle belle giornate all’aperto. Gli occhiali da sole divengono, in questi contesti, degli accessori fondamentali, oltre che un tocco di stile ineguagliabile.
Alcuni modelli, come gli eccentrici occhiali a cuore di Gucci, sono un gioiello e uniscono alla funzione delle lenti, che riparano gli occhi dai raggi, quella di bijou ed abbellimento del look. Un nuovo, originale modo di portare gli orecchini.
Chiaramente, esiste una gamma pressoché infinita di occhiali ben più essenziali e di così tante forme per tutti i visi che è impossibile credere non esista una montatura fatta per sé: tutto si riassume nella scelta del paio più adatto.
Una forma femminile che difficilmente delude è quella delle lenti morbide (come i modelli proposti sopra), che non hanno cioè una geometria definita ma innestano tratti ovali e tondeggianti su una base quadrata. Sono piuttosto grandi ma non maxi e tendono a stare bene a tutti proprio perché sembrano assecondare la forma del viso. Il risultato è un po’ vamp ma siamo lontani dagli eccessi da diva di montature più eccessive.
Il passo per avvicinarsi ad occhiali da diva è in effetti dietro l’angolo: basta che le lenti morbide di cui parlavamo diventino oversize, estendendosi in lungo o in largo e richiamando ogni volta animali diversi, e l’aria da celebrità è assicurata. Ma di che animali si tratta?
Quando le montature si estendono come un maschera sul volto, sporgendo simmetricamente al di là guance e zigomi, ricordano le ali di una farfalla, stretta al centro e spiovente sui lati. Ma se la parte spiovente è solo quella superiore, eccoci di fronte ad uno dei modelli più amati in assoluto: il cat-eye, ovvero quello che conferisce occhi da gatta e ci fa pensare all’immortale paio di occhiali da sole indossati da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, con il suo tubino nero Givenchy.
Se come riferimento avete piuttosto le very important people degli anni Settanta, il modello di occhiali da sole che fa per voi si orienta decisamente verso altre geometrie, definite, squadrate.
A proposito di forme, non dimentichiamo il cerchio. E dalle stravaganze quadrate alla David Bowie facciamo un salto indietro agli iconici occhiali tondi di John Lennon. Il fatto che citiamo esempi al maschile non fa alcuna differenza su una moda unisex o genderless come quella delle lenti da sole, spesso indossate dalle celebrità anche di notte perché hanno il dono di contribuire alla costruzione di un personaggio (senza distinzioni di genere).
Che si tratti della sfumatura delle lenti o delle stanghette, le tonalità del rosso e del mattone sembrano sposarsi bene con le montature tonde, tornate di grande attualità dopo stagioni di oblio. La moda, si sa, è fatta di corsi e ricorsi: non gettare mai, quindi, occhiali in disuso che possono rivelarsi un accessorio vintage prezioso. Pensiamo a modelli Ray-Ban di fortuna altalenante ma presenti sulla scena da quasi un secolo, dagli inossidabili Aviator ai Wayfarer.
A volte, ciò che piace degli occhiali da sole, più che la forma, è un dettaglio decorativo, come ad esempio le montature trasparenti, con logo sul lato o con inserti scintillanti sulle stanghette. Le ultime tendenze hanno portato alla ribalta modelli piccoli e assottigliati, in stile Matrix se neri, più freschi se in colori pastello e con lenti a contrasto rispetto alla montatura.
E se ancora servissero conferme in merito all’aura di mistero che gli occhiali da sole possano apportare ad un personaggio pensiamo a grandi star che non sapremmo immaginare senza lenti scure addosso. Uno su tutti, Karl Lagerfeld e l’impenetrabile mascherina scura attorno al suo sguardo.