C’è chi opta per lo yoga, chi predilige il pilates e chi, invece, il nuoto. Nella lista delle papabili attività da praticare perché non aggiungere la pole dance? Questa disciplina sportiva – riconosciuta dalla World Association of International Sports Federations dal 2017- è sempre più sulla cresta dell’onda grazie anche alla diffusione di post e video da parte di personaggi famosi che si sono immortalati durante la pratica, come ad esempio l’influencer Valentina Ferragni. Nonostante ci siano ancora molti pregiudizi in merito, la pole dance attraverso l’esecuzione di una serie di esercizi quasi acrobatici sul palo, offre l’opportunità di unire l’utile al dilettevole ovvero consente di tonificare il fisico e, al tempo stesso, permette di divertirsi ma anche di riscoprire la propria sensualità. Attenzione però a non confonderla con la lap dance che, invece, è un ballo intorno al palo: si tratta dunque semplicemente di una forma di intrattenimento. Quali sono le peculiarità della pole dance, in cosa consiste la lezione e a chi si addice? Lo abbiamo chiesto a Iamad Boari, pole dance artist e istruttrice con innumerevoli traguardi raggiunti durante la sua carriera. Iniziamo con una precisazione: tutti possono avvicinarsi a questa pratica, a prescindere dall’età (salvo ovviamente particolari problemi fisici).
Pole dance: in cosa consiste la lezione tipo
Si tratta indubbiamente di un lavoro faticoso, sia di forza che di flessibilità, ma al tempo stesso molto divertente e stimolante: quale la lezione tipo? Si inizia con un riscaldamento di circa 20 minuti durante il quale si va ad allenare tutto il corpo attraverso esercizi a corpo libero come ad esempio piegamenti e addominali seguiti da slanci, affondi e squat per poi terminare il tutto con un po’ di streching, fondamentale per allungare quelle fasce muscolari che hanno lavorato. Terminata la preparazione si entra nel vivo della lezione ovvero si sale sul palo e si iniziano a realizzare delle figure acrobatiche. Si parte ovviamente dalle più semplici. In realtà è bene precisare che la pole dance presenta tante sfumature: tra i principali figurano la pole sport, la pole artistic e la pole exotic (svolta con i tacchi): in base alla pratica prescelta cambia, ovviamente, la tipologia di lavoro che si andrà a fare sul palo.
Il look ideale: occhio a cosa si indossa
Cosa serve per la pratica? Il look è molto semplice e, generalmente, prevede la combo pantaloncini corti e top/canotta: occhio al fitting! I capi che si indossano devono sì avvolgere il corpo ma senza ostacolare i movimenti. La scelta del look, così come dei tessuti, è importante: l’occhio vuole la sua parte ma non bisogna dimenticare che oltre all’estetica è bene tenere conto della praticità ma anche della sicurezza prediligendo soluzioni traspiranti (il sudore fa scivolare) che permettono di rendere la performance più fluida. Mai farsi intimorire dalla mise che, spesso, soprattutto all’inizio può creare imbarazzo: allenamento dopo allenamento a cambiare sarà anche il rapporto con il proprio fisico. Inoltre non bisogna preoccuparsi se all’inizio si presentano sul corpo dei lividi, è del tutto normale! Con il passare del tempo, infatti, i traumi si ridurranno e la pelle si abituerà. Bisogna abituare la pelle al contatto con il palo. L’importante è affidarsi sempre a personale esperto e qualificato in grado di seguire ogni allievo passo dopo passo e correggerlo qualora dovesse assumere delle posture scorrette.
I benefici della pratica
Veniamo ai benefici che si riscontrano a livello psicofisico. La pratica coinvolge tutti i muscoli del corpo che, lezione dopo lezione, si andrà a modellare. Si tratta infatti di un lavoro di forza ma anche di allungamento: vedremo dunque il frutto del lavoro tanto sugli addominali quanto sulle braccia, sulle gambe e anche sui glutei. A migliorare, oltre alla tonicità del fisico e alla coordinazione, è anche la determinazione e anche l’autostima: fare le figure è una sfida con se stesse e quando si riesce nell’intento si porta a casa un bel traguardo e tanta soddisfazione. Non bisogna però avere fretta: questa disciplina richiede infatti tenacia e pazienza, è importante rispettare i propri tempi e non strafare. Si tira fuori la propria femminilità e si accresce la consapevolezza del proprio corpo.
Inoltre, trattandosi di una lezione di gruppo, si crea una grande complicità tra le varie partecipanti. Si tratta infatti di un lavoro di cooperazione e condivisione e non di competizione. Dalla teoria alla pratica: appresi i benefici e le peculiarità della pole dance non resta che sperimentarla. Come afferma Iamad Boari: “Le cose bisogna provarle prima di giudicarle”. Il suo consiglio? Iniziare da un corso base accessibile ai principianti, provare una lezione e divertirsi spogliandosi di ogni cliché. La pole dance va presa con il sorriso, è un lavoro faticoso ma divertente e, soprattutto, non è una prerogativa delle giovanissime e nemmeno delle donne. L’unico rischio che si corre? Innamorarsene perdutamente.