Al mattino siamo soliti avere un incontro ravvicinato con il guardaroba nel (disperato) tentativo di individuare cosa indossare per affrontare la giornata con la giusta dose di stile. La sera, invece, quando arriva il fatidico momento di andare a letto, non ci si preoccupa più di tanto dell’abbigliamento da notte. Non si tratta in realtà di una scelta da fare a cuor leggero: infatti un capo sbagliato potrebbe compromettere la qualità del sonno e, di conseguenza, minare il proprio benessere. La conferma arriva da una ricerca condotta da Emma – The Sleep Company, tra le aziende a più rapida crescita in Europa nella produzione di sistemi per il sonno, che ha indagato sulle abitudini degli italiani per quel che concere il nightwear.
A quanto pare il 40% degli intervistati preferisce indossare il classico pigiama coordinato che, per il 67,5% degli intervistati, è composto da casacca e pantaloni mentre il 27%, appellandosi al mix&match, opta per uno spezzato. A prevalere è la tinta unita, scelta dal 25,5% dei rispondenti. Molto gettonati anche i quadri e le righe, un evergreen anche sotto le coperte. Le donne si sono rivelate meno tradizionaliste rispetto agli uomini preferendo alle stampe classiche qualcosa di più sbarazzino esternando una particolare predilezione per indumenti fantasiosi arricchiti da disegni (16% delle preferenze contro solo il 4,5% degli uomini), personaggi simpatici (7,5% contro 3% degli uomini) e da frasi divertenti (5% contro 3%).
Sentirsi a proprio agio con ciò che si indossa è fondamentale: in particolare in inverno sono in pochi ad essere disposti a scendere a compromessi anteponendo l’estetica alla comodità. Risulta infatti di primaria importanza muoversi bene (39,5%), sentirsi confortevoli (19,5%) e indossare capi pratici (16%). Solo il 3% dei rispondenti ha dichiarato di scegliere l’abbigliamento da notte con l’obiettivo di essere sexy. Ovviamente il discorso – soprattutto per il gentil sesso – cambia se si dorme in compagnia ovvero quando si è ospiti di amici o parenti (43%) ma anche in presenza del partner (37%). I tessuti prediletti? Il cotone è scelto dal 94% degli italiani e, a seguire, nella classifica figurano il pile (18%), la flanella (15%) e la lana (8%), scelta soprattutto dagli uomini. Non è tutto: oltre la metà (51%) dei connazionali vuole tenere i piedi al caldo motivo per cui non rinuncia alle calze per andare a dormire.
Per assicurarsi un sonno ristoratore, dunque, a cosa bisogna prestare attenzione? “Prima di tutto è importante scegliere capi da notte comodi e traspiranti, in quanto i materiali indossati possono aiutare a controllare la temperatura corporea. È fondamentale che il tessuto sia adeguato alla stagionalità e alla temperatura ambientale”, spiega la Dottoressa Verena Senn, neurobiologa e responsabile della ricerca sul sonno di Emma – The Sleep Company. Via libera al cotone e al bambù, entrambi materiali traspiranti; sì anche alla seta, perfetto termoregolatore. Occhio invece a lana e pile: è vero che tengono caldo ma potrebbero portare al surriscaldamento del corpo. Attenzione dunque a cosa si indossa per lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo.