Ogni giorno, complici i social, siamo bombardati da post e video che riguardano la cura della pelle: non dobbiamo però credere a tutto ciò che leggiamo e sentiamo. Orientarsi nella giungla dei cosmetici può risultare più complicato del previsto. Sono molte, infatti, le false credenze che si tramandano di bocca in bocca e portano a fare proprie abitudini sbagliate: a mettere un freno a questo dilagante fenomeno è stato il cosmetologo Umberto Borellini facendo luce su quelli che sono i miti da sfatare. Vediamone alcuni.
Costoso è meglio: il prezzo non è un indicatore di qualità
Nell’immaginario collettivo, se un prodotto è dispendioso significa che al suo interno sono presenti ingredienti particolarmente validi e pregiati che lo rendono più efficace. Sbagliato, mai farsi ingannare dal prezzo: non è da considerare come indicatore di qualità. Il costo infatti spesso è determinato da una serie di fattori come, ad esempio, il tipo di packaging, la notorietà del marchio, la presenza di testimonial, etc. Anche con un budget ridotto, in realtà, è possibile acquistare una crema in grado di garantire delle buone – se non ottime – performance. Per aiutarsi nella scelta, sarebbe utile imparare a leggere l’elenco degli ingredienti presenti nell’etichetta, l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).
“Nichel free” e “Non testato su animali”: occhio al claim
Spesso a mandare in confusione i consumatori sono messaggi fuorvianti, come ad esempio la dicitura “Nichel free” riportata sulle etichette di alcuni prodotti cosmetici. A tale proposito c’è da dire che, nonostante il nichel nei cosmetici sia vietato dal Regolamento CE n. 1223/2009, tuttavia non è completamente assente: è infatti possibile trovare qualche residuo di questo metallo derivato dal processo di lavorazione degli ingredienti. Per questo motivo molte aziende si avvalgono della dicitura “Nichel Tested” per indicare che il prodotto è stato testato e il quantitativo di nichel rilevato (quantità inferiori allo 0,000001%) rientra nei limiti di legge. Altra voce ingannevole riguarda i test sugli animali: bisogna ricordare che, già dal 2004, nell’UE non è possibile testare trucchi, creme, saponi e profumi sugli animali. Questa dicitura, dunque, non rappresenta un valore aggiunto.
I siliconi non sono sempre da demonizzare
Parliamo poi dei siliconi, spesso demonizzati perché erroneamente associati al petrolio: quante volte ci è stato detto di evitarli? Facciamo chiarezza. I siliconi – presenti in molti prodotti per pelle e capelli – sono dei polimeri fatti di silicio e ossigeno e, data la loro struttura chimica, sono traspiranti. Inoltre c’è da dire che, essendo lavorati a freddo, il loro uso consente di risparmiare energia in fase di produzione.
Prodotti naturali: attenzione agli allergeni
Molte persone tendono ad acquistare prodotti naturali pensando di scongiurare il rischio allergie: non è tutto oro ciò che luccica. Pensiamo ad esempio agli oli essenziali, piacevoli da utilizzare grazie ai loro inebrianti aromi ma, a dire il vero, possono arrivare a contenere fino a 80 allergeni. In linea di massima, onde evitare spiacevoli complicazioni, vale la regola del “less is more”. Meglio prediligere prodotti con Inci molto corti ed essenziali: meno ingredienti contengono, più è remota la possibilità che la pelle possa andare incontro a complicazioni.
Creme solari, meglio applicarle last minute
In vista dell’arrivo della primavera, è bene menzionare anche i prodotti solari: molto spesso sentiamo dire che è opportuno applicarli sulla pelle circa una mezz’ora prima dell’esposizione. In realtà, per godere al meglio della loro azione protettiva, sarebbe opportuno utilizzarli all’ultimo momento.