Quando si parla di creme solari, si affronta una tematica piena di insidie: sfatare falsi miti e informarsi è importante per prevenire il rischio di scottature e la comparsa di macchie solari (sia quelle da pigmentazione che post infiammatorie) oltre a contrastare l’invecchiamento cutaneo precoce. Spesso infatti, erroneamente, si pensa che un prodotto schermante vada applicato solamente quando ci si espone direttamente ai raggi solari, che sia al mare o in montagna ma, in realtà, le minacce – seppure in modo diverso – mettono a repentaglio il benessere cutaneo in ogni stagione. Risulta quindi necessario inserire nella propria skincare routine un’adeguata protezione per difendersi dall’azione dei raggi UV ma non solo perché le minacce sono tanto outdoor quanto indoor: anche le luci blu emanate da pc, tablet e smartphone vanno a intaccare la pelle.
Le buone abitudini fanno la differenza: “Bisogna ricordarsi di applicare quotidianamente una crema solare prediligendo un fattore di protezione adatto al proprio fototipo, sempre, anche in pieno inverno. Mai farsi ingannare dal meteo: se il cielo è coperto, è comunque necessario proteggere la pelle prediligendo un SPF molto alto (50): onde evitare di sbagliare, basta tenere conto dell’indice UV e, se basso, è possibile avvalersi di una protezione con SPF inferiore”, spiega Tatiana Cutelli, face coach fondatrice dell’Accademia del Viso.
A ogni contesto, la sua crema. Esiste una netta differenza tra i solari urbani e quelli da mare: “I solari per la spiaggia devono essere resistenti all’acqua e al sudore, meglio ancora se rispettosi dell’ambiente marino: generalmente contengono filtri fisici come l’ossido di zinco – una barriera naturale che riflette i raggi UVA e UVB – che, se inseriti in concentrazione elevate, data la loro ricca texture possono lasciare sulla pelle una leggera patina bianca. I solari urbani, composti da filtri fisici micronizzati, data la loro consistenza leggera risultano quasi impercettibili e assicurano alla pelle il giusto comfort. Riconoscerli è piuttosto facile: basta imparare a leggere le etichette. Sulla confezione sono riportate parole chiave o loghi specifici che permettono di distinguerli”, afferma l’esperta.
L’errore è dietro l’angolo, bisogna quindi imparare a fare scelte più responsabili: “Utilizzare in città un prodotto specifico per il mare andrebbe ad accentuare le impurità e ad appesantire la pelle facendola risultare lucida. Viceversa, un solare urbano non è indicato per l’esposizione solare perché non offre una protezione adeguata. Risulta infatti troppo leggero”, evidenzia la professionista.
Oltre a soffermarsi sulla scelta del prodotto, è bene sapere anche come applicarlo: “Spesso non si ripete l’applicazione del solare che, invece, deve essere rinnovata ogni 3 ore in inverno e ogni 2 ore in estate in quanto l’effetto protettivo tende a svanire. Oggigiorno si trovano in commercio solari con formule specifiche per pelli con acne, cuperose o ancora contenenti attivi anti-età che, oltre a proteggere dai danni solari, offrono un trattamento curativo.
Esistono inoltre fondotinta con SPF ma, spesso, è piuttosto basso e ciò non li rende efficaci ai fini protettivi. Rappresentano sicuramente una soluzione pratica ma si addicono a un tipo di pelle che non presenta problematiche: in presenza di particolari esigenze, è meglio scegliere dei prodotti più mirati. Tuttavia, in caso di indice UV basso, possono essere presi in considerazione”, spiega la face coach. Attenzione anche alle zone sensibili: “Sarebbe meglio acquistare dei prodotti ad hoc per trattare il contorno occhi e le labbra, pratici stick formulati per scongiurare la comparsa di scottature ed herpes”, conclude Tatiana Cutelli.