Sono stivaloni audaci, per chi non ha mezze misure. I cuissardes si confermano di grande tendenza anche per l’autunno inverno in corso: il nome di questi stivali che quasi si sostituiscono ai pantaloni viene dal francese e fa riferimento alle cuisses, ossia alle cosce. Prerogativa di queste calzature appariscenti è infatti quella di superare le ginocchia e vestire le gambe fin su in alto.
La varietà dei cuissardes è ampia: in base al tessuto o al materiale in cui sono realizzati ne cambia la vestibilità e l’effetto finale. Possono essere rigidi e aderenti, stretch (come delle calze, vedi la proposta Marc Ellis) larghi e più morbidi, di modo da non aderire perfettamente alla gamba. Possono avere delle lunghezze irregolari (Max Mara, Givenchy) sul fronte retro o allacciarsi dietro le cosce (Stuart Weitzman, Qupid) e come tutti gli altri stivali mixare combinazioni diversissime di tacco e punta.
In pelle, scamosciati, acetati, velvet: con i cuissardes si può davvero dare libero sfogo alla fantasia e, in base alle mode o i gusti personali, scegliere stivali dalla punta stondata, quadrata o appuntita ed abbinarla a tacchi texani, affilatissimi e a spillo, a blocco, a rocchetto.
Divertente, quando di parla di cuissardes, la scelta delle calze da portare insieme. A volte, infatti, la superficie di pelle visibile è davvero poca: finisce lo stivale e quasi subito comincia la gonna, l’abito o il pantaloncino shorts. I collant possono quindi essere effetto nude o intonarsi alle scarpe e al completo per una continuità con il look.
Un’altra idea di tendenza è quella di creare più strati, facendo emergere una striscia di colore dai cuissardes, diversa sia dagli stivali che dal resto del collant.
I colori di maggiore tendenza: il nero non si schioda dal podio e rimane la tonalità preferita sui cuissardes. Ciò non significa che non siano di moda altre alternative, specialmente nei toni del cuoio e del marrone, fino al bordeaux, il rosso per le più trasgressive e il grigio, ghiaccio o tortora.
La novità di quest’anno sono gli stivali bianchi, che arrivino alle cosce o si fermino alla versione combat boots.
Se esistono dei cuissardes in versione davvero extra-size e dall’altezza tale da costituire essenzialmente una calzamaglia tanto sono fascianti (ad esempio il modello Barbara Bui) ne esistono di un po’ meno estremi e che si affacciano solo timidamente sopra il ginocchio. Tali modelli possono costituire l’ottimo compromesso per chi voglia lanciarsi nella moda degli stivaloni senza ancora esserne troppo convinto.
Scegliere il modello che più faccia al vostro caso è una questione di fisicità e di comodità negli abiti. Chi non ama le costrizioni, ad esempio, dovrebbe puntare a cuissardes non troppo rigidi e aderenti, e prediligere un modello dalla consistenza vellutata. Lo stesso consiglio vale per chi non si sente a proprio agio nei capi fascianti, in stile leggings.
Come abbinare i cuissardes: in caso gli stivali si portino con i pantaloni, questi andranno infilati necessariamente all’interno, ma per evitare l’effetto salsiccia dovranno essere skinny. Al contrario, nel caso di modelli molto ampi, i cuissardes finiranno necessariamente sotto i pantaloni… e non se ne potrà più cogliere la bellezza.
Le gonne, quindi, si prestano certamente meglio ad accompagnarsi a questa calzatura così protagonista degli outfit, corte per mettere in risalto i cuissardes nella loro interezza o anche midi, ma larghe. La gonna lunga, come i pantaloni, vincerebbe la gara di protagonismo contro gli stivali.