Complice il bel tempo e l’avvicinarsi dell’estate, quindi della fatidica prova costume, aumenta la voglia di rimettersi in forma. Allenarsi al parco piuttosto che in palestra ha i suoi benefici: permette di staccare dalla routine d’ufficio e dalla monotonia da smart working, ma non solo. Praticare attività fisica al parco consente di esporsi alla luce solare che, senza esagerare, aiuta a produrre la vitamina D e, inoltre, favorisce il rilascio di endorfine che influiscono positivamente a livello psicologico, permettendo di scaricare le tensioni e lo stress accumulato. Bisogna organizzare al meglio il proprio piano di allenamento tenendo conto in primis della propria condizione fisica generale.
“Per chi pratica regolarmente attività fisica e vuole avere anche un contatto con l’aria aperta per godere dei benefici del clima e della primavera, può optare, specie per chi è un pochino più allenato, per un’attività EAT. Si tratta di un metodo di allenamento ad alta intensità, con allenamenti brevi, particolari aumenti di intensità e dei recuperi altrettanto brevi. Consiglio questo metodo perché è molto adattabile all’ambiente esterno. Potremmo ad esempio praticare un’attività di 20 minuti, eseguendo una corsa con degli scatti di 20 secondi, alternati a una camminata blanda di 2 minuti. Questa è un esempio di attività EAT, che stimola al massimo il sistema cardiovascolare. Per soggetti femminili ciò è molto importante anche per lavorare sul microcircolo e sulla circolazione delle gambe.
In alternativa, possiamo eseguire dei piccoli circuiti, sempre ritagliandosi una mezz’ora di tempo: fare degli esercizi consecutivi, come ad esempio un circuito PHA, ossia il classico circuito per stimolare la circolazione che prevede un esercizio per la parte inferiore del corpo, quindi per le gambe, un esercizio per la parte superiore del corpo e uno per l’addome. L’esecuzione di tali esercizi viene fatta senza riposarsi, in modo da costringere il sangue a circolare dalle gambe alla parte superiore del corpo in brevissimi lassi di tempo, così da migliorare la circolazione sanguigna. Sono esercizi che si possono fare a corpo libero, con dei piccoli attrezzi come due piccoli pesi, e all’aperto a contatto con la natura. Ciò aiuta a stimolare anche un po’ la mente e a uscire dalle classiche quattro mura della palestra”, spiega Chiara Fazzini, personal trainer e chinesiologa.
Se invece durante i mesi invernali alla palestra si è preferito l’ozio da divano, per rimettersi in forma è necessario avere un approccio graduale e progressivo. “Come punto di partenza, senza eccedere e strafare, incominciare con delle camminate all’aperto, per poi magari passare a un lavoro un po’ più ad alta intensità, come potrebbe essere HIIT-corsetta. Quindi iniziare a fare qualche scatto e poi di nuovo camminata per riposare e poi di nuovo qualche scatto, così da andare un pochino ad aumentare l’intensità, permettendo al corpo di adattarsi in modo lento ed evitare il rischio di infortuni. Ovviamente tutto questo, abbinato a stretching, mobilità e respirazione, rappresenta il metodo più efficace per migliorare la propria forma fisica”, rivela l’esperta.
Soprattutto se si è alle prime armi, meglio evitare il fai da te. “Il mio consiglio è sempre quello di affidarsi a professionisti del settore. L’attività fisica, anche se nessuno lo dice, è un farmaco e, come la medicina che viene prescritta dal medico, anche l’attività fisica deve essere prescritta da chi è competente in materia. Considerando che ogni persona è diversa e ha le sue problematiche, i suoi trascorsi nonché i suoi limiti, è naturale che un’attività fisica non possa essere generalizzata ma debba essere assolutamente soggettiva e contestualizzata”, sottolinea Chiara Fazzini.