“Il modo migliore di mostrare i denti è con un sorriso”, disse Henry Miller. Ridere fa bene alla salute: la risata è preziosa in quanto giova al benessere psicofisico della persona ma, al fine di sentirsi a proprio agio, è doveroso prendersi cura della propria dentatura. Può capitare infatti di non essere soddisfatti dell’estetica del proprio sorriso: a tale proposito è possibile camuffare quei difetti e quelle imperfezioni che tanto creano disagio intervenendo su forma e colore. E non solo. Per ritrovare il piacere di sorridere si possono applicare sulla superficie del dente le cosiddette faccette dentali che, soprattutto negli ultimi anni, stanno spopolando. Una delle versioni più evolute riguarda le faccette addittive, super sottili e non invasive che, una volta applicate, scongiurano il rischio di ottenere sorrisi finti e innaturali. Conosciamole meglio con l’aiuto del Dott. Stefano Scavia, docente in Chirurgia orale e implantologia presso l’Università Statale Bicocca di Milano.
Sottili, sottilissime: le faccette di ultima generazione regalano un sorriso naturalmente bello
“Le faccette di ultima generazione correggono alterazioni di forma, colore e posizione dei denti. Sono un rivestimento talmente sottile e translucente che possono essere paragonate a delle lenti a contatto. L’innovazione permette un trattamento indolore e minimamente invasivo, conservando integralmente il dente, senza limature o riduzioni dello smalto. Essendo estremamente sottili, replicano al meglio le caratteristiche estetiche degli elementi naturali, inoltre il dente sottostante rimane perfettamente intatto, evitando problemi di sensibilità e di compromissione del tessuto biologico. La realizzazione di faccette e ricostruzioni estremamente precise e sottilissime consente di curare e migliorare l’estetica dentale senza demolire e senza causare disagi al paziente. Superfici sottilissime, fino a 1/3 di mm, vengono realizzate con materiali che riproducono tonalità e translucenza dello smalto naturale e che, applicate alla porzione visibile del dente, non ne alterano l’integrità”, spiega l’esperto.
Come impostare una corretta dental routine
Quando vengono applicate le faccette additive, è bene conoscere e utilizzare i prodotti giusti utili per una corretta pulizia quotidiana. Anche le buone abitudini possono fare la differenza e scongiurarne il deterioramento. Quali regole è opportuno seguire per avere una bocca in salute? “Le faccette additive non necessitano di alcuna manutenzione diversa da quella che è opportuno dedicare ai denti naturali. Lo sviluppo di questo dispositivo infatti si basa sul concetto di “biomimetismo”, pertanto le faccette additive si comportano come un sottile, protettivo ed estetico strato di smalto aggiunto a quello dei denti naturali. In sintesi si comportano come uno “layer” di tessuto fisiologico e le regole per la sua manutenzione sono le medesime che è opportuno seguire per mantenere una bocca in salute: lavare sempre i denti a breve distanza dai pasti principali, eseguire un movimento dello spazzolino a senso unico dalla gengiva al dente, con setole medie o morbide e una moderata pressione, utilizzare quotidianamente il filo interdentale nel modo corretto, coadiuvare l’igiene orale quotidiana con l’ausilio di collutori efficaci nel controllo della carica batterica del cavo orale, mantenere una frequenza di sedute di controllo e igiene orale professionale seguendo le indicazioni dell’odontoiatra e dell’igienista di fiducia”, precisa il Dott. Scavia.
I pazienti “parafunzionali”, quelli cioè predisposti al bruxismo (sfregare i denti, serrare eccessivamente etc.), dovrebbero invece prendere qualche precauzione in più: “È indicato l’utilizzo di un dispositivo notturno adatto a proteggere faccette additive e smalto naturale nella medesima misura: viene utilizzata una mascherina estremamente sottile (inferiore al mm di spessore), leggerissima e trasparente, in grado di proteggere i denti da stimoli meccanici inappropriati senza arrecare disagi o fastidi alla persona”, conclude il docente.