I maglioni: a Natale se ne vedono di coloratissimi ed ironici, con renne e decorazioni tipiche ricamate, proprio in stile Mark Darcy, il personaggio interpretato da Colin Firth nel Diario di Bridget Jones. Ma a parte la versione da feste di fine anno, da sfoggiare con umorismo e magari in coordinato padre/figlio, il pullover è un capo must del guardaroba invernale maschile.
La scelta del maglione che fa per sé, ammesso che se ne ami e porti un solo tipo, dice già tante cose di chi lo indossa: di quanto ad esempio si voglia coccolare con materiali il più possibili caldi o morbidi, dalla lana al cachemire. Di quanto preferisca che il pull sia ‘striminzito’ e aderente o ampio e comodo, dalla vestibilità lunga e larga. Di come alterni tanti, solo apparentemente identici maglioni neri o scuri, ma in ogni caso tinta unita, o come invece veicoli la sua personalità attraverso capi con disegni o pattern vivaci.
Loghi, pupazzi, righe, motivi astratti, in versione piccola e fitta o maxi: l’individuazione del maglione ‘giusto’ non è solo una questione di fantasia. Un ruolo importante, anche quando si decide di regalare questo indumento, che diventa in cotone e in filo leggero nelle stagioni più tiepide, è giocato dal collo.
Il dolcevita o lupetto rimane infatti uno dei modelli più in voga tra i maglioni per uomo ma, qualora si tratti di un dono, occorre davvero accertarsi che rientri tra le preferenze del destinatario. I maglioni con il collo alto non piacciono a tutti: si può stare sicuri, però, che non passano mai di moda.
Un aspetto estremamente pratico da non trascurare di un maglione dolcevita è inoltre che, salvo temperature gelide, evita l’accostamento con una sciarpa, perché il collo è già coperto. Agli appassionati di uno stile casual si consigliano i modelli con zip, da tirare su o giù a piacimento. Alcune interpretazioni moda hanno trasformato le cerniere centrali (che a volte possono percorrere il maglione nell’intera lunghezza) con bottoni laterali che si inerpicano dalla spalla al collo, da lasciare aperti in base ai gusti.
Sarà anche il più classico, ma il girocollo rimane il maglione più ricercato e diffuso. Piace da portare sia con la camicia, ed il suo colletto a fare capolino, sia con una tshirt che ‘scompaia’ sotto al pullover. Nel caso invece di scollo a V, spesso preferito da chi non voglia costrizioni a livello del collo, la camicia sarà d’obbligo per evitare un effetto antiestetico con la t-shirt sottostante al golf.
Diverso dal cardigan, aperto al centro, o dal gilet, che lascia le maniche scoperte, il maglione dolcevita, girocollo o a V si veste in tanti modi, che dipendono ad esempio da quanto sia spesso e caldo. Persino in caso di lana piacevole a contatto con la pelle è però davvero raro che un maglione si porti senza nulla sotto: anche un lupetto nasconde generalmente almeno una t-shirt. La scelta della taglia dovrà quindi basarsi su questo presupposto e modellarsi di volta in volta rispetto al tipo di maglione. Informale e elegante allo stesso tempo si rivela invece indossare un maglione sotto a una giacca, ton sur ton o a contrasto.
Le alternative di pullover possono essere economiche per la vita di tutti i giorni o anche molto costose quando si punta a filati pregiati. Un investimento certo più duraturo nel tempo, che si traduce in un maglione dall’aspetto sempre nuovo anche quando abbia già qualche anno alle spalle, a differenza dei sintetici che, più ruvidi al tatto, possono formare degli antiestetici ‘pallini’ o infeltrirsi dopo qualche utilizzo.