Il 21 giugno è ufficialmente iniziata l’estate, stagione tanto attesa e temuta al tempo stesso. La prova costume, infatti, è spesso causa di disagio. Stando a quanto rivelato da un’indagine condotta da MioDottore, questo appuntamento crea ansia a quasi 1 italiano su 2. Il dilagare di emozioni negative – fenomeno noto come bikini blues – affligge soprattutto le donne, ipercritiche verso se stesse e timorose dello sguardo giudicante degli altri. A mandarle in crisi è soprattutto l’idea di non aver raggiunto per tempo la forma fisica desiderata: tra le parti del corpo che più creano imbarazzo figurano la mancata tonicità della zona addominale (62%) e le gambe (45%).
Comfort zone: i capi che salvano dall’imbarazzo
Per ovviare spesso si corre ai ripari e ci si cerca di crearsi una sorta di comfort zone rifugiandosi in capi tattici come un pareo oppure una camicia leggera con cui coprirsi (39%) o ancora c’è chi pensa che assumere una postura valorizzante (17%) possa aiutare.
Anche individuare un costume che renda giustizia alle proprie forme è importante: a mandare in agitazione, infatti, è l’ipotesi di non riuscire a trovare un modello in grado di valorizzare la propria fisicità o ancora il rischio di non trovare la giusta taglia (20%). L’errore che spesso si compie è quello di lasciarsi influenzare dai rigidi canoni di bellezza imposti dalla società e paragonare il proprio aspetto esteriore agli standard estetici predominanti (23%).
Non serve un fisico statuario per essere felici: è ora di cambiare prospettiva e volersi bene abbracciando la body positivity. “Quando ci si deve svestire, molte volte si presenta un conflitto tra potenzialità e idoneità, tra desiderio di piacere e paura di essere rifiutati. In un’epoca in cui sempre più spesso i corpi vengono valutati in base a definiti indicatori di performance e a stringenti canoni estetici, indossare un costume da bagno può diventare un banco di prova per l’identità e il valore personale”, spiega la dottoressa Marilena Nacci, psicologa di MioDottore.
Estate spensierata: le regole d’oro per volersi bene
Al bando le paranoie: la perfezione non esiste, perché mai dunque inseguirla? Per regalarsi dunque un’estate all’insegna della spensieratezza, bisognerebbe imparare ad accettare le emozioni vissute: “Individuare il “perché” ci si sente inadeguati in costume da bagno permette di riconnettersi alle emozioni più intime e rivivere le esperienze del passato che le hanno scaturite per poi provare ad affrontarle e rielaborarle con maggiore consapevolezza”, spieega la psicologa.
Spesso ci si rivolge a se stesse in modo troppo giudicante, critico e accusatorio che non fa altro che offendere e svalutare la propria persona. Risulta dunque doveroso invertire la rotta: “Inventare un nuovo linguaggio e parlarsi con amore e accettazione può invece sollevare l’autostima e la fiducia in sé”, suggerisce la Dott.ssa Nacci. Infine per gestire l’ansia ci si può aiutare anche con degli esercizi di respirazione: “Concentrarsi sulla respirazione permette infatti di dirigere il pensiero su qualcosa di materiale e di concreto, interrompendo il flusso di pensieri negativi”, conclude l’esperta.