Se pensate che i bermuda siano pantaloni adatti solo agli uomini o alla moda junior, questa estate preparatevi a cambiare idea. Il pantaloncino corto (ma non troppo, al massimo a metà coscia) è infatti la quint’essenza summer-chic, se portato adeguatamente. Molto in voga negli Anni ’70, presenti negli Anni ’90 ma finiti nel dimenticatoio per la maggior parte degli anni Duemila (se non nella moda bimbi), i bermuda sono tornati a fare capolino nel guardaroba femminile già dalla scorsa estate, e per la stagione in arrivo promettono di diventare protagonisti di molti look.
In effetti, per quanto la cultura occidentale li abbia associati allo stile casual e sportivo, nell’arcipelago delle Bermuda, da cui prendono il nome, venivano (e vengono ancora oggi) impiegati anche in occasioni formali. È proprio tra le isole rinomate per le loro sabbie rosa che sono nati questi pantaloncini, creati per rendere più leggero e quindi adatto alla calura l’outfit dei lavoratori locali. In seguito furono adattati alle uniformi dei militari britannici che stazionavano nell’arcipelago e che con le loro divise lunghe soffrivano terribilmente il caldo.
Come spesso è accaduto nella storia della moda, dal mondo militare questo capo ha iniziato a diffondersi anche ai guardaroba civili e, man mano che l’idea del pantaloncino corto diventava sempre più ‘accettabile’ socialmente (siamo tra gli anni ’40 e ’50) iniziarono a prendere forma vari stili e modi di portarli.
Nel 1948 Vogue cominciò a chiamare quel pantalone corto ‘Bermuda short’, consacrandolo definitivamente, anche se per molti anni continuò ad avere i suoi detrattori, che lo trovavano poco appropriato. Alcune università americane inizialmente li vietarono alle ragazze, mentre diversi hotel di prestigio e club privati imposero un dress code che proibiva di portare il pantalone corto. Naturalmente con gli Anni ’70 e la rivoluzione sessuale e culturale arrivò anche quella del costume, che decretò la presenza definitiva di almeno un paio di bermuda in ogni guardaroba.
Per molti anni sono stati associati alla moda maschile, ma la scomparsa dei confini tra l’abbigliamento per lui e per lei che sta rivoluzionando i guardaroba di tutto il mondo ha decretato la fluidità di genere del bermuda. Se molte donne ancora non li portano è spesso perché non sanno come indossarli: effettivamente lo styling del pantaloncino che arriva al ginocchio non è semplicissimo. Eppure può diventare molto chic.
I bermuda per esempio sono perfetti per l’ambiente di lavoro il cui dress code è business casual: con le temperature calde, può sembrare difficile continuare ad avere un look semplice ma d’effetto, comodo ma allo stesso tempo curato, smart e sofisticato. Ecco che un paio di bermuda dal taglio sartoriale, che arrivano al ginocchio in tinta unita, scelta tra le tonalità più neutre (nero, blu, cammello, kaki, panna) abbinati ad una camicetta a maniche corte diventano un vero passe-par-tout estivo. Sulle passerelle della stagione calda li abbiamo visti anche in versione completo, corredati di giacca o blazer, con una semplice t-shirt sotto: un look professionale e trendy.
Inoltre si prestano perfettamente agli outfit vacanzieri con un tocco glam: un paio di bermuda larghi e morbidi, possibilmente in lino, accompagnati da una canotta o una blusa smanicata, un sandalo flat con un tocco bohèmien e degli accessori preziosi (occhiali da sole e cappello in paglia obbligatori) diventa il perfetto outfit in stile riviera. Per una versione più casual nulla di meglio del bermuda in jeans, da accompagnare ad una camicia oversize annodata sulla pancia e un paio di sneakers bianche. Per renderli meno sportivi e più chic basta accompagnarli sempre ad accessori preziosi.