Chi l’ha detto che l’acne colpisce solo i giovani? Niente di più falso. Anche gli adulti, infatti, possono soffrirne. “In entrambi i casi si tratta di iperproduzione di sebo e ipercheratinizzazione follicolare. Quello che può cambiare negli adulti è la localizzazione dell’acne che, generalmente, tende a concentrarsi soprattutto sulla zona del mento nonché sulla regione mandibolare e sul collo. Il problema sta nella gestione di questo disturbo che, spesso, a causa di falsi miti, non avviene in modo adeguato sia per quel che concerne la cura che la prevenzione”, spiega la Dottoressa Maria Vastarella, dermatologa e medico estetico, interpellata da MioDottore – piattaforma specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner – al fine di sfatare alcuni dei più comuni luoghi comuni.
Sole e cioccolato: i (falsi) miti da sfatare
Iniziamo parlando dell’esposizione solare: spesso si pensa che il sole sia benefico in presenza di pelle acneica ma, in realtà, non è esattamente così. Se è vero che riduce inizialmente le lesioni infiammatorie dell’acne con un miglioramento durante la stagione estiva, c’è però da dire che determina anche un aumento della produzione di radicali liberi e un’iperproliferazione cheratinocitaria con conseguente peggioramento della problematica nei mesi invernali. E che dire invece dei peccati di gola? No, il cioccolato non è responsabile dell’insorgere dell’acne. Perché dunque privarsene? Tra l’altro è rinomato per il suo effetto positivo sull’umore e, se assunto con moderazione, può essere una coccola per il palato e non solo. Se proprio dobbiamo andare a cercare un ‘colpevole’ lo possiamo trovare altrove.
Alimentazione sana: via libera ad avocado e cibi integrali
Proprio così, il benessere della pelle passa anche dalla tavola: a tale proposito l’esperta sottolinea l’importanza di una dieta sana che consiste nel diminuire il consumo di alimenti ad alto indice glicemico, come i cibi raffinati (pasta, pane e dolci prodotti con farine bianche), prediligendo piuttosto prodotti integrali, a medio e basso indice glicemico. Anche l’assunzione di latte e derivati può peggiorare la patologia acneica: meglio quindi ridurne il consumo a 2-3 volte la settimana. Via libera invece agli omega-3 presenti nell’olio di pesce ma anche nell’avocado e nella frutta secca in quanto hanno un alto potere antinfiammatorio. Da non dimenticare poi che anche il fumo incide: eliminare questo vizio permette, già dalle prime settimane, di avere una pelle più luminosa e priva di impurità.
Acne tardiva: le regole d’oro della skincare
Passiamo poi al make-up: chi l’ha detto che chi soffre di acne non può e non deve truccarsi? Falso. Spesso capita di avere un viso segnato e sentirsi fortemente a disagio: il trucco può aiutare a nascondere i segni e ad affrontare al meglio la quotidianità. A tale proposito la scelta dei prodotti fa la differenza: è bene infatti puntare su quelli oil free e non comedogenici. Non bisogna dimenticare che anche la pelle acneica ha bisogno di idratazione e va trattata in maniera appropriata: come? Applicando una crema a base di acqua. La prevenzione è importante così come la pulizia: mai sottovalutare dunque il rituale della detersione, step determinante per rimuovere il sebo e le impurità che occludono i pori. Al mattino è preferibile utilizzare un detergente a risciacquo che deve essere lenitivo in caso di pelle sensibile o secca mentre, se grassa, meglio optare per una formula arricchita con acido salicilico .
CLINIQUE
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Inoltre è importante applicare una crema idratante a base di acqua, talvolta arricchita con acido salicilico, alfa e beta idrossiacidi, aventi un leggero potere esfoliante. La sera, invece, sarebbe bene usare prima del detergente un’acqua micellare per eliminare tutti i residui di trucco e ultimare il tutto con una crema a base di retinolo: va a rimuovere le cellule morte e aiuta a liberare i pori.
Occhio agli ingredienti in base alla stagione
Attenzione però ad alcuni ingredienti e a quando si usano: il retinolo e l’acido salicilico, ad esempio, spesso risultano fotosensibilizzanti e andrebbero quindi ridotti o addirittura evitati nel periodo estivo. Con cosa si possono sostituire? Con prodotti a base di sostanze non fotosensibilizzanti, come la niacinamide. Mai dimenticare poi di usare una fotoprotezione quotidiana: è fondamentale durante la calda stagione in quanto i raggi ultravioletti provocano un ispessimento dello strato corneo della cute, terreno favorevole allo sviluppo delle lesioni acneiche. Con le giuste indicazioni – meglio farsi seguire sempre da un dermatologo – e migliorando il proprio stile di vita è possibile contribuire al benessere della pelle tenendo sotto controllo questa particolare forma di acne.